
Lunghezza: 34 km
Dislivello: 1550 mt
Tempo percorrenza: 5 hrs senza contare le soste
Partenza e arrivo: Ponte Marmora (CN), Valle Maira
Accesso: si imbocca la Valle Maira da Dronero (CN) e la si percorre fino a Bassura di Stroppo: a fine paese, dopo alcune centinaia di metri, si cerca sulla destra il sentierino che scende diretto sulla provinciale, e si parcheggia nell’ ampio spiazzo sterrato, a sinistra, subito dopo. Alternativamente, si prosegue fino a Ponte Marmora: ampio parcheggio a destra vicino al piccolo invaso d’ acqua.
Uno dei percorsi MTB più interessanti e spettacolari della media Valle Maira, che abbraccia il Vallone di Elva e i suoi straordinari panorami.
Inforcate le nostre mountain bike, cominciamo a salire su asfalto fino a giungere in breve a Ponte Marmora (punto acqua) e imbocchiamo lo sterrato, indicazioni “ciclovia”, piste da fondo di sci. Pedaliamo in falsopiano con il fiume Maira alla nostra destra, in una zona ombrosa e umida, fino a giungere a Prazzo Inferiore e deviare nettamente a destra (ponte). Arrivati all’ indicazione San Michele di Prazzo, imbocchiamo tale deviazione a destra.

La strada si inerpica con pendenza costante e attraversa le borgate Cucculo, Grangia, Bussonale e Chiesa, dove approfittiamo della fresca fontana per riempire le borracce.

Sempre su asfalto, proseguiamo e superiamo la splendida borgata Allemandi. Man mano che saliamo, il Monte Chersogno, con la sua imponente mole, comincerà a sorvegliarci da lontano.

Giungiamo in breve ad un bivio con palina e indicazione Colle di San Michele (1h 30’ a piedi): svoltiamo decisamente a destra in salita, sullo sterrato indicato dal cartello: fine dell asfalto!

La sterrata presenta un buon fondo, pendenza decisa e costante, con alcune rampette che metteranno a dura prova gambe e fiato.

Superata una zona fatta di pratoni da alpeggio, arriviamo ad un bivio: la palina Colle di San Michele ci invita a sinistra.

Proseguiamo in tale direzione e, dopo una dura rampa nei pressi di un intaglio roccioso, giungiamo ad un lungo traverso: il Chersogno è ora molto più vicino; impossibile non essere rapiti dalla sua magnetica presenza… ma attenzione a non distrarsi, il colle è vicino, e bisogna abbandonare lo sterratone (che termina in uno largo spiazzo) per un viottolo inerbito e non segnalato che, con un breve tratto di spintage, ci deposita al Colle di San Michele (1935m).

Foto di rito e pronti per il sentiero che ci aspetta: fatto di saliscendi e in alcuni punti abbastanza esposto, è assolutamente splendido per ciclabilità e panorama: Elva e tutte le sue borgate satelliti sono là che ci aspettano.

Giunti ad un ampio pratone con palina, seguiamo le indicazioni per Elva; il single-track ora presenta diversi divertenti tornanti e scende velocemente fino ad una zona acquitrinosa: superiamo una piccola zona franata e il ponticello che segue ci porta alla Borgata Chiosso (punto acqua)

Fine prima parte del divertimento!
Ora ci aspetta una risalita su asfalto, fino ad arrivare al Capoluogo, Elva, oggi davvero splendida anche grazie al meteo favorevole.
Non ci soffermiamo in questo articolo sulle straordinarie bellezze di questa perla delle Valli cuneesi; per saperne di più vi rimandiamo a questo articolo per scoprirla: https://nakture.com/viva-elva-2/

Proseguiamo, sempre su asfalto, seguendo le indicazioni per il Colle di Sampeyre, fino a giungere, dopo 3,5 km di dura salita, al Colle delle Cavalline.
Tappa pranzo presso La Sousto dal Col, ottimo punto ristoro e perfetto imbocco del nostro itinerario di discesa, che si prospetta assolutamente straordinario, e che si trova nel cortile della bella struttura.
All’ inizio troviamo un largo e veloce sterrato che in breve ci porta all’ ormai famosa Cappella circolare di San Giovanni.

La zona è altresì uno splendido punto panoramico: il caratteristico “riverbero di luce pre-serale” tipico dell’ “orrido” di Elva, è oggi ben presente e assolutamente affascinante.

Comincia il single-track di discesa: suddiviso equamente in zone veloci e tecniche, ci porta rapidamente al Colle Bettone e attraversa ripetutamente la strada provinciale di salita (attenzione agli eventuali veicoli): sarà sufficiente seguire le tacche gialle dei percorsi occitani (PO) e l’ adrenalina farà il resto!

Superata un punto panoramico con croce in legno, lo stretto sentiero arriva a San Martino di Stroppo, detta anche la “borgata del Sole” e splendidamente ristrutturata: seguiamo le tacche che si trovano a sinistra ad inizio paese e ci infiliamo tra le case in legno e pietra. Meraviglioso.

La successiva parte di discesa è caratterizzata da splendidi muretti a secco e costellata da rocce ferme e tornanti abbastanza stretti: il divertimento aumenta!
Facciamo una breve pausa quando giungiamo ai suggestivi ruderi in pietra di Grange Vignale, per poi proseguire nella parte finale: l’ asfalto è già in vista e la pendenza aumenta; è necessario mantenere la concentrazione sempre alta.

Il percorso occitano, assolutamente mantenuto in modo ineccepibile (troviamo un solo albero caduto in 8 km di discesa), ci deposita sulla provinciale 422 e poca distanza dalle auto.
Assolutamente da provare causa la massima ciclabilità e divertimento, questo è uno dei migliori percorsi MTB della media Valle Maira.
Commenta per primo