Località di partenza: Borgata De Costanzi (San Michele di Prazzo)

Ascesa: 1290 mt

Distanza: 17,90 km

Data escursione: 24 marzo 2019

Ad anello: no

Altitudine di partenza: 1714 mt

Scala delle difficoltà escursionistiche:

GRADO CAI (Club Alpino Italiano) EE – Escursionisti esperti

GRADO CAS (Club Alpino Svizzero) WT3 – < 30°. Nell’insieme poco o moderatamente pendente. Brevi passaggi ripidi .

Pericolo di scivolamenti corti non esclusi.

CURIOSITA’: Il Monte Chersogno che sovrasta l’abitato di San Michele di Prazzo ha la caratteristica forma di dente ed è visibile anche dalla pianura di Cuneo. Dalla croce di vetta si ha la possibilità di ammirare un notevole panorama a 360° soprattutto verso le cime della Val Varaita.

GLOSSARIO GEOETIMOLOGICO: localmente Chersègn o Quersènh // Chersogno (come Càire) è un monte roccioso a forma piramidale e con versanti angolati spigolosi. Bibliografica: Giulio Berutto, Monviso e le sue valli – Vol. 1 – II edizione, Istituto Geografico Centrale, Torino, 1997, pag. 228

NOTA PERSONALE: Il percorso risulta essere mediamente impegnativo soprattutto per l’utilizzo delle ciaspole e dalla condizione della neve che potrebbe rendere ancora più difficoltosa la risalita del canalino prima del Passo ovest del Chersogno. In generale non esistono particolari pericoli di cadute o scivolamenti ma è opportuno valutare le condizioni meteo e consultare il bollettino delle valanghe www.arpa.piemonte.it , aggiornato quotidianamente.

ACCESSO IN AUTO E LOCALITA’ DI PARTENZA:

Per raggiungere la Borgata De Costanzi a quota 1714 mt, raggiunto San Michele di Prazzo, proseguiamo superando le borgate San Vittore, Castelli, Allemandi, Falco e Ferreri.

ITINERARIO

La scelta del monte Chersogno come meta primaverile nasce dal fatto di voler affrontare una prova mediamente difficoltosa, non solo per la presenza della neve ma anche per la pendenza del percorso da affrontare per raggiungere la croce di vetta.

Dall’altra parte però, viste le condizioni meteo del periodo molto favorevoli, avremmo potuto godere di un notevole panorama dalla cima di un imponente 3000 che non dimostra un’eccessiva difficoltà tecnica per poterlo risalire.

Armati di entusiasmo e volontà percorriamo parte della valle Maira fino a raggiungere, dopo aver superato San Michele di Prazzo, la borgata De Costanzi, dove lasciamo le nostre auto.Iniziamo il nostro percorso su una strada sterrata, che non può essere percorsa dai mezzi non autorizzati, che dopo una serie di blandi tornanti a zig-zag, percorsi circa in un’oretta, ci conduce alla grange Chiotti 2002 mt dove si trova, tra le altre baite, la Capanna sociale Franco Ellena (www.caicuneo.it/rifugi_e_bivacchi/capanna-ellena/).

Borgata Chiotti 2002 mt
Borgata Chiotti 2002 mt

Passiamo oltre la borgata, seguendo la sterrata e accompagnati da un paio di parapendii che volteggiavano sopra le nostre teste, raggiungiamo una piccola baita con una fontana.Seguiamo ora un sentiero che prendiamo a sinistra e che inizia a salire sotto le pendici della parete sud del Chersogno, superiamo una baracca in latta, proseguiamo per una leggera salita dove la presenza della neve inizia ad essere sempre maggiore.

Da questa posizione iniziamo ad individuare il colle di Chiosso 2430 mt che raggiungiamo dopo una media-ripida salita, evitando per quello che è possibile la presenza della neve.

Colle di Chiosso 2430 mt
Colle di Chiosso 2430 mt

Ora con uno stretto sentiero a serpentina , risaliamo la pendice dopo il colle, evitiamo un tratto colmo di neve e ci portiamo in quota ad un livello superiore dal quale percepiamo il versante nord del vallone retrostante il Chersogno magnificamente stracolmo di neve compatta e lucente.Da questo punto in poi indossiamo le ciaspole e/o ramponi e seguiamo quello che probabilmente è il sentiero estivo, rimanendo pressapoco sotto le pendici del Chersogno ma allo stesso tempo risalendo gradualmente verso il canalone che precede il passo Ovest del Chersogno. Sapevamo di dover affrontare ora la parte più impegnativa di tutta l’escursione: un canalone molto ripido completamente rivolto a nord e quindi pieno di neve.

Impegnativo canalino prima del passo ovest del Chersogno
Impegnativo canalino prima del passo ovest del Chersogno

La condizione favorevole della neve e l’utilizzo dei ramponi e delle ciaspole ci ha permesso, nonostante il notevole dispendio energetico, di raggiungere la seconda meta a quota 2838 mt.

Panorama verso il passo del Chersogno SE 2880 mt
Panorama verso il passo del Chersogno SE 2880 mt

Dal passo notiamo che la presenza della neve, sul versante di risalita, è davvero ridotta e quindi decidiamo di lasciare la nostra attrezzatura e proseguire solo con i bastoncini. Anche questa risalita, pur più semplice e meno ardita, richiede un notevole impegno fisico e mentale per non arrendersi a pochi metri dalla croce di vetta che invece, raggiungiamo subito dopo aver superato una breve cresta innevata.

Croce Chersogno
Croce Chersogno

Splendida giornata, ottima compagnia e impegno fisico ripagato dall’emozionante spettacolare panorama che possiamo ammirare dalla quota di 3026 metri, sono ingredienti indescrivibili a chi può solo guardare le immagini delle nostre foto!

Un momento magico
Un momento magico

Dopo una piacevole pausa ritorniamo sui nostri passi, prima al passo Ovest del Chersogno, poi lungo il canalone in discesa, facendo attenzione a piantar bene i nostri ramponi e poi nuovamente per il percorso dell’andata.

Torniamo alle nostre auto, dopo circa nove ore di un impegnativo percorso ma, nonostante questo arduo obiettivo, pienamente soddisfatti per la nostra “piccola impresa” primaverile.


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