Escursione primaverile al monte Vaccia – VALLE STURA

 

Località di partenza: Besmorello (Vinadio)

Ascesa: 1148 mt

Distanza: 13,98 km

Data escursione: 23 marzo 2019

Ad anello: no

Scala delle difficoltà escursionistiche:

GRADO CAI (Club Alpino Italiano) E – Escursionistico

GRADO CAS (Club Alpino Svizzero) T2 – Escursionismo alpino (A tratti ripido, possibilità di pericolo di cadute. Sentiero ben evidente e percorribile.

CURIOSITA‘: Il Monte Vaccia costituisce uno splendido balcone naturale su tutta la Valle Stura, dalla bassa Valle fino alla zona di Bersezio e oltre, e permette il “controllo” di numerosi valloni laterali.

Nel 1800, infatti la zona assunse una certa importanza soprattutto dal punto di vista militare: si veda più avanti la foto dei resti della caserma.

GLOSSARIO GEOETIMOLOGICO: Vaccia (prov. Vacho) condivide l’etimologia di vacca. Vaccia: Ricovero di monte, 2241 mt Comune di Sambuco, rudere ex militare

ACCESSO IN AUTO E LOCALITA’ DI PARTENZA: percorrere la Valle Stura di Demonte fino al bivio di Pianche, dove occorre svoltare a sinistra salendo per Bagni di Vinadio. Giunti nella località termale, occorre, subito dopo l’edificio delle Terme, svoltare a destra dopo il ponte e, attraversando il paese, dirigersi verso la borgata Besmorello. Superata la borgata, solitamente l’auto si lascia presso il ponte del medico ma, nella stagione invernale, occorre parcheggiarla subito dopo la borgata, causa presenza di neve e ghiaccio.

ITINERARIO

Una volta lasciata l’ auto, ci siamo diretti al suddetto ponte ma, superatolo, abbiamo lasciato a sinistra il più noto tracciato per il rifugio Migliorero. Volgendo, appunto a destra, in leggera discesa, si giunge alla borgata Luca dove, un po’ prima delle ultime case, ha inizio il nostro sentiero, per la verità, in quel punto, non sufficientemente segnalato.

A-sinistra-i-valloni-Collalunga-e-Guercia
A-sinistra-i-valloni-Collalunga-e-Guercia

Il tracciato, da ora in poi ben segnalato, prende subito quota in modo veloce e “diretto” fino a quota 2240 circa.

Giunti sul plateau terminale, non resta che svoltare a sinistra per risalire i “pratoni” fino alla cima, posta proprio sopra la Colletta Bernarda, che mette in comunicazione la zona con il Pian della Regina sopra Pietraporzio. Bel trekking.

 Uno-sguardo-verso-l’altopiano-della-Gardetta
Uno-sguardo-verso-l’altopiano-della-Gardetta

La zona è raggiungibile anche mediante una mulattiera militare che ha origine dal ponte della statale 21, in prossimità del bivio per Sambuco.

Un’ altra mulattiera saliva direttamente da Pianche ma, di questo percorso, non restano, ormai, più tracce.

Monte-Corborant-al-centro-e-Becco-alto-d’Ischiator-a-destra
Monte-Corborant-al-centro-e-Becco-alto-d’Ischiator-a-destra

Nonostante fossimo dotati di ramponcini, non abbiamo utilizzato alcuna attrezzatura “invernale”.

 


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