MONT FERION, Tra mare, roccia e profumi di Provenza
Luogo di partenza: SAINT MARTIN DU VAR ( autostrada da Ventimiglia verso Nizza, uscita n. 52 St. Isidore. Alla rotonda prima uscita a destra direzione Digne/Grenoble avanti fino al paese di St. Martin du Var)
Parcheggio: nelle vicinanze della Gendarmerie.
DISTANZA : Km 40 – DISLIVELLO: MT. 1410 – DIFFICOLTA’: MC/BC /alcuni tratti BC+
Punti Acqua: lungo la salita a Roquette du Var, si ripassa dallo stesso punto in discesa.
Ciclabilità salita 100%
Ciclabilità discesa: 95 % MC/ 100% BC/BC+
Quota massima: 1412 mt Mont Ferion
Una bella scorribanda in terra francese con il Gruppo Mtb del CAI di Cuneo.. Non poteva che essere un successo.
Merito del meraviglioso panorama e dei sentieri così ben tenuti e segnalati di questa zona, poiché sul Mont Ferion ci sono diverse possibilità, ma noi abbiamo fatto il classico anello che arriva fino alla cima da dove si parte con una lunga e appagante discesa… una perfetta sintonia tra tecnico, scorrevole e panorami, che sanno soddisfare ogni biker.
Descrizione percorso:
La partenza viene fatta da Saint Martin du Var, poiché, anche se si dovrà fare qualche km di asfalto in più in salita, si potranno poi fare in discesa i tagli in sentiero, che allungheranno il nostro divertimento.
Si attraversa quindi il paese passando dalla piazza principale, per andare a prendere la strada che sale verso Roquette du Var. Si sale dolcemente con pendenza regolare e lungo la salita, si possono già vedere i nostri tagli di discesa. Si continua a salire per 5 km e si arriva così al bel paesino di Roquette, dove troviamo sulla sinistra della strada una buona fontana. In periodi caldi, bisogna fare questo giro con molta acqua, anche perché lungo la salita non ne troveremo e le zone pieno sud, saranno roventi.
Quindi un buon rifornimento, anche se oggi la giornata è soleggiata ma fresca e si continua salire sempre su asfalto. Si arriva ad un punto dove la strada spiana, addirittura leggermente in discesa, tralasciamo un incrocio che indica Levens par Saint Roch, continuando sulla nostra strada che ora risale ed arriva ad un incrocio e prendiamo a destra. Teniamo la strada fino ad una rotonda, dove prendiamo a sinistra ed ora in una stradina più tranquilla, proseguiamo fino ad altro incrocio segnalato con Balise, verso Mont Ferion. Si continua a risalire in asfalto fino ad un altro incrocio, dove svoltiamo a sinistra con breve discesa fino al torrente, per poi risalire fino all’ incrocio con la nostra strada a destra che finalmente diventa sterrata (km 12,4 – mt 594).
Da qui in poi sarà più piacevole pedalare, poiché il panorama si aprirà prima sulle montagne della Val Vesubie, per poi passare vista mare, mentre si ride e si scherza durante la salita e si assaporano i profumi di questa vegetazione marittima. Si arriva così , dopo 19 km percorsi, al Col Du Dragon (mt. 1111), dove si può già decidere, in caso di meteo incerto, di finire lì e scendere. Già qui, abbiamo comunque 1000 mt di dislivello fatti.
Visto però che la giornata sembra tenere con il sole e il gruppo sembra unanime per continuare, decidiamo di salire fino alla cima del Mont Ferion… un bel gruppo affiatato, non c’è che dire.
Si continua allora a seguire la strada sterrata che ora scenderà un po’, per risalire, passando da una grande vasca per gli incendi (punto panoramico) e continua sempre regolare e con lunghi traversi , passando dalla Chapelle Saint Michel e continuando sempre in salita (tralasciare strada in discesa) fino alla cima del Mont Ferion (quota 1412), dove c’è anche una torretta della Forestale per l’osservazione del territorio (c’è anche una sala con camino, dentro la torretta, adibito a ricovero per chi vuole rifugiarsi.. spettacolo!).
Fine della fatica.. più o meno..
Dopo 24 km ci si merita proprio un bel pranzetto.. Peccato che arrivati in cima la temperatura non ci ha fatto riposare più di tanto e dopo la foto di rito, ci si prepara per scendere. Dopo un po’ di delucidazioni su com’è la discesa, via che si parte! Il sentiero è proprio dietro la torretta, in faccia alla strada di salita, seguendo la cresta del Ferion.
Da qui iniziano i giochi, nessuna incertezza e nessun dubbio per chi vuole affrontare il primo tratto di sentiero che si presenta subito tecnico e per stare in sella, in alcuni punti, ci vuole una buona tecnica di guida.
Ma non avevo dubbi.. il gruppo rimane compatto, nonostante il livello tecnico di alcuni passaggi in roccia non sia banale.. si scende per sentiero ripassando stavolta di fianco alla Chapelle St. Michel, e poi, seguendo le tacche gialle sempre ben evidenti, si ritorna alla Balise 278 dalla cisterna sulla strada sterrata di salita.
Quando si arriva tutti alla strada ci si ferma un attimo per riposare e tirare il fiato.. quando si fanno queste discese, l’adrenalina e la concentrazione sono alti e un attimo di pausa fa bene.. ma non è finita.. ci aspettano ancora svariati metri di dislivello in sentiero, quindi si riprende tornando dalla strada fatta in salita, fino alla Balise 271, poco prima del Col du Dragon. Ora il sentiero si presenta un po’ più scorrevole, con alcuni punti un po’ più tecnici che richiedono attenzione.
Si parte subito con due tonantini per poi seguire il traverso molto piacevole, fino ad una raduna dove si dovrà tenere il sentiero fino ad arrivare con uno spettacolare tratto di salti naturali tra terra grigia e roccia, alla balise 269. Alcuni si divertono anche a rifare alcuni passaggi per le foto.. ogni scusa è buona!
Dalla Balise si tiene la sinistra, anche qui dei tornantini stretti richiedono buona guida, ma poi il sentiero scende in traverso, a volte molto scorrevole, passando da terra a roccia a qualche piccolo tratto di radici e fra l’entusiasmo di tutti, si arriva alla balise 267.
Di qui ci sono tre diramazioni, tralasciare la salita ripida e la discesa a destra (ormai abbandonata) e prendere il sentiero centrale che con una brevissima pedalata, ci riporta in discesa ad una strada asfaltata. Qui di fronte a noi parte una altro sentiero che ha l’ultimo tratto purtroppo molto scavato dall’acqua e le rocce molto evidenti, fanno a volte scendere un piccolo tratto a fianco della bici. Ci ritroviamo così di nuovo su asfalto, andiamo a destra e seguiamo la strada asfaltata fino ad incrociare la strada fatta in salita, ma dalla balise 262 stavolta andiamo dritti e ritorniamo a Levens sulla strada principale. A destra si va verso il vecchio villaggio (che per mancanza di tempo non abbiamo visitato, ma merita andarci) e prima dell’incrocio, tagliamo per una stradina che diventa sentiero, segnato da tacca bianca/rossa, che ci riporta sulla strada in piano fatta in salita che dovremo percorrere fino al fondo, dove riprenderanno i tagli. All’inizio ci sarà solo un piccolo tratto, si scende un pezzo ancora in asfalto e poi ad un tornante a destra, si deve prendere dritto una stradina che risale dove subito sulla destra ritroviamo il sentiero di discesa sbucando ad una strada asfaltata dove teniamo la sinistra per tornare a Roquette du Var. Di qui si segue a destra della fontana su scalini bassi (Balise)…tratto di stradina cementata, dove dopo il tornate, si segue fino quasi al fondo e sulla destra riparte il sentiero tenendo poi la sinistra alla biforcazione, in modo da arrivare sulla strada e proprio di fronte a noi continua il sentiero.. e così via fino al fondo, si seguono i tagli passando da tratti scorrevoli ad altri più tecnici. Nel pezzo di sentiero finale, si passa da una chiesetta (La Madonne) e un ultimo pezzo con qualche tornante sarà il gran finale che ci riporta sulla strada poco prima di St.Martin du Var.
E voilà, giochi finiti, la stanchezza di questa lunga discesa si sente, ma tutti belli soddisfatti e felici.. Un percorso che appaga tutti e che fa venire voglia di tornare in questi bei posti, quando nelle nostre zone non c’è possibilità di andare in alta montagna.
Si rientra così all’auto percorrendo a ritroso la strada fatta al mattino e quando si arriva al parcheggio.. sorpresona! Alcuni dei ragazzi si sono attrezzati con frigo da campeggio per un buffet/pic-nic … una meravigliosa “merenda sinoira” [merenda-quasi-cena, ndr] … una bellissima sorpresa!
Si brinda al gruppo, alla giornata, al divertimento ma soprattutto.. all’amicizia.
Alla prossima!
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